Non c’è il sole, cammino, ho una cuffia in un orecchio che mi isola per metà.
Come quando sogni, sogna solo un emisfero.
L’altro sarà sveglio come nelle balene che nuotano mentre dormono?
Noi sognamo.
Parti di noi.
Parti? Si parto.
Succede a me come a te.
Ma ora non è ancora tempo. Ora aspetto.
Aspetto e l’attesa è un tempo tra più tempi. Il tempo del preparare, il tempo degli imprevisti, il tempo del riposo, il tempo dell’azione.
L’otto rovesciato che è sulla testa del mago.
Ognuno di noi è alchimista della sua vita, mescolando quello che ha. Non puoi fare una pozione con quello che non hai. Ma l’erba del vicino è sempre più verde. Questione di focalizzazione.
Gli uccelli cantano, Simba esplora, c’è silenzio, colonne sonore,
colonne,
che tengono e delimitano.
Quelle d’Ercole che rappresentano il limite estremo del mondo conosciuto.
Non si può andare oltre. Oltre cosa?
Cosa c’è di là?
Le mie amiche tuareg, musiciste del deserto del Mali.
Le incontro nel 2015 mi sono appena separata, la mia vita sta cambiando, mi ritrovo a fare la tour manager senza tour e senza manager, e soprattutto senza averlo mai fatto. Per un mese la mia vita viene intrecciata alla loro. Ballano e cantano e suonano strumenti tradizionali. Mannarino le chiama a registrare a Roma i suoni del deserto insieme ad Avitabile.
Il suono del cammello. Le accompagno.
Entrano in casa mia sono sette, casca un quadro. Dormiamo tutte insieme. Mangiamo sul tappeto, dividiamo amici e momenti. Arriva Thomas da Berlino, giornalista dei migranti, tedesco, che ho conosciuto a Lampedusa mentre giravo il mio documentario sulla sopravvivenza. Arrivano amici loro.
La mia casa è piccola ma c’entriamo tutti.
Portano borse e anelli dei tuareg, portano il loro modo di vivere, parti di noi.
Danzano melodiosamente con il minimo sforzo.
Nel deserto fa caldo si impara ad andare lenti.
Arrivano sabato ad hangar.
Oltrepassiamo le colonne D’Ercole. La nostra conoscenza naviga al sole dell’ avvenire.
Vi invito ed è un invito grande. Che risuona come un diapason nell’orecchio. Suona e rende tutto più luminoso.
Venite ad ascoltare la magia. Ognuno con il suo infinito sulla testa ognuno con se stesso.
sabato 18 2130
rendez vous
Silvia
P.s. tra il pomeriggio e ora Simba si è fatto male, siamo stati fortunati nella difficoltà. Si è aperto sotto un’ascella, forse un ferro, forse un legno, una lunga corsa alla clinica veterinaria. L’attesa. Il sangue che esce, il dolore, il silenzio, il traffico. Pepe che lo teneva. L’hanno ricucito. Siamo io e Pedro stasera. Aspettiamo che il tempo faccia il suo. Si è madri di figli ma anche di animali. Per chi non ha animali è incomprensibile e un tempo lo era anche per me. Ora no.
Simba nel mio cuore.
Simba nei vostri cuori.
Settimana 16/19 maggio 2024
Giovedì 16
Ore 19
Tarocchi
Ore 22
Franco Guarana’, ovvero Nicanor Cancellieri flauto e voce e Maurizio Piccioli chitarra, e’ un duo punk da camera che propone un repertorio di brani originali dal sound a tratti raffinato e virtuoso ma allo stesso tempo allegro e festaiolo.
Gli Interplay bizzarri tra i due strumenti creano atmosfere diverse. dinamiche e romantiche, ma col pungiglione.
Venerdì 17
Ore 2130
Florence Street Orchestra
World music
Michele Sarti violino
Joshka Violino, violino ritmico.
Peter Kiss fisarmonica,
Charlie Virgilio Pablo basso,
Maestro Vasile chitarra
Special guest: Maestro Asif Anichini,
violino solista
Ore 23 silent
Mada MAs
DrVoo
Walk in the jungle
Sabato 18
Ore 2130
Tartit
Tartit all’hangar le belle dame tartit dal Mali per farvi ascoltare la voce del deserto
Ore 23 silent
Mashetti
Cipo
Yetick Rosen
Domenica 19
1930/2130
Tarocchi
22
Jazz
Joy de Vito