NiusLatter #25 ‘A chi sei figlia?’

‘Aprile non ti scoprire, maggio vai adagio e Giugno fai quello che vuoi’
Ad aprile già smaniavo per indossare pantaloncini corti e magliette leggere ma la mia vita è stata dettata dai contadini del paese di mia madre che partorivano nei campi mentre piantavano o raccoglievano cose. L’uovo fresco di gallina bevuto o sbattuto con lo zucchero. La colazione.
Il santo portato a spalla, con canti e processione dal cimitero alla piazza per arrivare alla chiesa. Le partite a carte. Il cercare di evitare le ‘vecchie’ che ti chiedevano sempre ‘ a chi sei figlia?’ Prepotenti, senza filtri, segnate dal sole e dal tempo, rudi, ignoranti. Ma necessarie. Le more raccolte per fare la marmellata. Le ginocchia sbucciate, la libertà di uscire e rientrare a qualsiasi ora, la chiave nella toppa. Il pastore che vendeva il latte appena munto, a domicilio, con quell’odore forte. Quasi nauseabondo. La mia ‘cugina’ di secondo grado (era tutto una questione di gradi) che mi invitava a salire a casa sua, e mi offriva come se fosse Nutella il sangue di maiale appena scolato e fritto. Per loro una prelibatezza per me un tormento volta stomaco. Gli odori che segnano la mia vita. L’India. Il Messico. I caldi pomeriggi estivi nelle lande calabre, dove mio zio era possidente di una villa, e la famiglia si riuniva per le vacanze tra ‘sorelle’. Un un’unica grande casa con tante stanze e un salone grandissimo. Il giardino davanti e dietro.
e il mare, con la sabbia grossa che fa il segno sui corpi stesi.
La grande tavola sotto al porticato, le formiche che invadevano gli spazi, il senso di quiete. Preferivo la pita, pane a forma di ciambella col buco nel mezzo, con provola, pomodoro e cipolla di Tropea. Impazzivo per quei panini, mi sembravano la cosa più buona al mondo. La merenda.
La campagna romana e la parte ionica della Calabria hanno segnato la mia infanzia. Le pecore che passavano la mattina sotto la finestra mentre dormivo con la luce che si diradava nella stanza. Il loro scalpitio, la voce e i campanacci sono entrati nei mie sogni. La schiacciata al forno con la mortadella, la bottega di paese. Il castello sia qui che di là, uno su una rocca l’altro sul mare, come nelle fiabe. Distrutti entrambi.
L’aria che respiriamo ha un’odore che manteniamo dentro. È parte di noi. E ci plasma e ci determina. Come bulbi che esplodono prima di arrivare alla spiaggia e rendono intenso il passaggio su di essa. Quell’odore quando lo ritroverai nei tuoi viaggi nel mondo sarà parte di te.
E tu a chi sei figlio?
Silvia
Ps se vuoi dirmelo rispondi

Ultima settimana ragazzi se volete i tarocchi a prezzi hangar aperto venite!

Ultima settimana stagione 2023/2024
Dal 23 al 26 maggio 2024
Giovedì 23 maggio
Tarocchi
Dalle 2030 alle 0030

Venerdì 24
Ore 22
Soundabout
è un trio che ha attraversato l’underground italiano per 30 anni, affinando uno stile personalissimo, in grado di ribaltare l’arrangiamento sul momento, di sbriciolare e manipolare la forma e la dinamica delle canzoni come se fosse Jazz.
Per loro scelta non pubblicano più musica e video da circa vent’anni.

Ore 2330
Silent
Morgan Bosc
Giggsy Indie IT-pop
Cletus

Sabato 25
Ore 2200
Pe no chao

Ore 2330
Silent
Ciulla
Cipo
Cletus

Domenica 26
Dalle 19
Tarocchi e
Pittura dal vivo
Luciana Zapata Barravino