Non vedo il mio viso, ha i contorni definiti, ma nascosti ai miei occhi. So come è fatta la mia bocca, il naso, gli occhi, anche mentre cammino, ma lo so nella mia mente.
Vediamo tutto del nostro corpo tranne il viso, quello lo dobbiamo immaginare.
Canta T. con la sua voce che cura, una voce che arriva dalla sua essenza, che che vibra, forte, densa, sento quella fragranza agrumata e la potenza del vulcano e la terra rossa ai suoi piedi e anche ai miei.
Non ho voglia di parlare.
Non spunto liste né sentenze.
Il mio viso di Cuzco è diverso dal mio viso di Firenze?
Laggiù vedo i contorni che qui do per scontati.
La quotidianità mi uccide.
Relax your neck
Relax your shoulder
Relax your eyes
Relax your stomach
Relax your feet
Relax your body
Ohm-shiva
Un filo mi lega a tanti uomini.
Il volto gira su se stesso come fossi una bambola. Mi fermo.
Tasto il cielo, assaggio la terra. Cerco dentro di me l’intuizione di una sera illuminata, accelero il respiro, canto.
Le tue parole lucide entrano e penetrano la sera che avanza.
Il serpente di legno. È il suo anno.
Si cambia stando fermi? Aspetto che squilli il telefono, devo programmare la vita. Vedo una gallina, ma non può essere lì, stropiccio gli occhi e ingoio un po’ di saliva.
‘Trust, trust, trust’ dice D. con voce calma mentre si siede a terra. Davanti a lui cristalli e geometrie sacre. Sento il serpente di legno salire lungo la mia schiena, ma non capisco a che piano farlo scendere.
Faccio sanguinare il mio dito monco per ricordarmi che non siamo padroni di niente. Un treno mi riporta a casa e nel piazzale di quando ero piccola qualcuno gioca ancora a pallone.
Dove ci si può incontrare se la panchina è bagnata?
È passato del tempo, e ora ne arriva un altro.
Avrà l’aria e il fuoco dentro di sé? Oppure l’acqua che scorre?
Penso al Messico
C’era un cane ed è morto, lo sentivo cadere nella notte, fuori dalla cabana, non si sedeva più.
Per ogni cane morto pianta un fiore.
Per ogni albero che casca pianta un’intenzione.
Tremi e io ti prendo in braccio. Cerco di calmarti.
Io sono così.
Ogni emozione mi attraversa.
L’essere vivente di ogni regno è fratello.
Sai dove trovarmi. Sono lì nei boschi. Come
Ninfa e come bestia.
A sanare quello che non vedo.
A respirare quello che sento.
Siamo quello che siamo.
Sipario
Qui la versione parlata