Tutto si muove e va,
come l’anno che cambia.
Siamo nel 2025 e sotto ogni prospettiva, ai miei tempi di bambina degli anni ottanta, questo tempo sembrava futuristico e ignoto.
‘Avrò 27 anni nel 2000’ dicevamo, come se fossero stati molti. La sorte ha voluto che fossi in Svezia e stessi facendo la mia tesi. Gli Europe suonavano in piazza e scoprivo i primi falafel a Stoccolma, tutti fuori nonostante il freddo mai sentito.’
Il vento porta ricordi che arrivano da tutti i lati. Un golf con le pecore di Benetton, la vecchia casa dei miei. Il senso di tempo. Non possedevo nessuna delle tre cose. O forse il golf si, aveva i bordi blu e i bottoni davanti color oro. Io avevo quattordici anni e i miei mi traghettavano verso la cresima. Con un colletto finto che si spingeva innanzi facendo vedere questo bianco, su qualsiasi collo. Era come una finta camicia di cui rimaneva solo il colletto ( spesso esagerato) e una piccola pettorina. Come fosse chic avere un collo così grande da proporre alla comunità. Oppure elegante rivestirsi con un colletto che però non aveva abbastanza stoffa per essere camicia.
Un bluff.
L ho portato per molto, così inconsapevole, di legarmi a qualcosa di irreale che voleva solo mostrare qualcosa che non era.
L’ho portato come il velo da suora alla comunione. Storto e informe.
Sono un bluff
Di questa terra,
Come un surfista australiano, lanolina sulla tavola, muta integrale per l’acqua fredda.
È un anno magico. E varranno regole differenti e nuovi punti di vista.
Siamo riusciti ad infossarci in imbuti sudici e incrostati di disumanità e sudore.
Limpia il tuo terreno fertile e rigoglioso. Buttaci della leonardite o del concime animale. Passa lento accarezzando gli steli d’erba. Perché tutto è connesso. Nella sua espressione massima di bellezza. Nel vento. Nel respiro e nel suono primordiale delle nostre cellule staminali. Che dicono emettono una vibrazione.
Salviamoci con la musica medicina, con i tamburi sciamanici, i flauti da cerimonia che parlano con Dio e un abbraccio e un amico.
Il resto è strada da aprire e camminare.
Con qualsiasi tipo di scarpa e stoffa sulla pelle. Che sia un colletto finto o una pelliccia vera non importa.
Adelante
Sipario
Qui la parlata: