NiusLatter #0

Ehilà benvenuti nella niuslatter di hangar.
(Latter significa notiziario e nius è la perfetta versione della diva senza boa)

#0 sei al numero 0.

E sarà epocale!

Un cuscinetto di decompressione dalla A alla Z come le generazioni. Io sono la X e tu?
Che costringe a pensare oscillando tra serio e faceto.
Come i pesci rossi nella bolla di cristallo.
La prima domanda da farsi è :
‘Ho i miei 50 litri d’acqua?’ L’ossigeno è importante ce ne stiamo rendendo conto.
Li ho? Good job esclamerebbero con voci squillanti mamme americane del segno della vergine.
Inutile dire che l’acqua sta finendo, il cambiamento climatico ci sta fagocitando e le amebe si riproduco per gemmazione. Questi sono concetti pesanti abbiamo bisogno di leggerezza. Il premietto, reward in inglese, è il bastoncino di alce a cui ci attacchiamo per premiarci della nostra sofferenza interiore.
Buono così buono che ne diventiamo subito dipendenti. Come delvinodelsessodellavorodella chiesadeglideidellestelledellesostanzedeigatti neri…(leggere d’un fiato, ce la fai?)
Qui non troverai parole che abbiano un senso subito. Entri come in un labirinto e visto che cito il labirinto vi lascio il link della lezione di Pierluigi Doro sui labirinti:

Adv: Tutte le domeniche tranne una ad hangar dalle 21 Pierluigi Doro e l’arte.

Siamo altrove come quando entri in hangar.
Altrove come l’equinozio che io mi ostino a chiamare solstizio, 23 settembre, che ci ha traghettato verso l’abbondanza.
23 settembre come la nascita di mio padre che per 82 anni ho pensato bilancia e invece è vergine. Come si fa? Siamo pronti alle verità che tanto gridiamo? No ed è tornato Bilancia tra che lo scrivevo. Questione di tempo.

Sono stata in India e ho pianto, ho pianto su un treno che portava nel deserto ma se mi chiedi perchè non te lo so dire.
L’India fa di te quello che te non riesci a fare. Traghetta. È messaggera. Ho visto la mia velocità e il pericolo in essa ho visto la luna ed era piena.
‘L’India non ti da quello che cerchi ma quello di cui hai bisogno’ mi dice Paola all’aeroporto di Goa. Raccontando che lei dal Brasile si è trasferita qui, ha sposato un indiano, hanno un ashram di yoga. L’India chiama e tu rispondi. La odi e la ami. È come la parte più cattiva di te. Destruttura tutto come se non avesse un domani. Rende cechi, sordi e vili. Rende tristi, complessi e in difficoltà, ma tiene sempre un raggio aperto in lontananza. Concede la luce dentro al tunnel. Solo che a volte quello di cui hai bisogno è nascosto, sporco e infido e non hai nessuna voglia di vederlo.
Siamo umani viviamo di processi.
L’immagine che vorrei lasciarvi è quella di una donna che mette le mani nella terra bagnata, fangosa, scura e tira fuori qualcosa. Ognuno di voi veda quello che tira fuori. Pensateci.

L’India è il cappello dell’ illusionista, l ‘ipnosi più regressiva, il sapore del piccante.
L’India cambia te stesso impercettibilmente ma profondamente. Però non è gratis. Paghi la fornace. Paghi per bruciare quello che è morto e non serve più e per buttarlo nella Ganga (il fiume è femminile)
La legna costa ovunque.
E io lo so bene.

Anyway siamo in un lunedì di ottobre il primo, il sole è ancora caldo, si sentono rumori di motoseghe in lontananza e i gatti parlano ma ancora non riesco a capire cosa dicono. Tu li capisci? Cioè tu capisci il loro linguaggio?
Hai scritto delle parole?
Io no.

Mi sveglio la mattina e faccio yoga perché ho quasi 50 anni e il mio corpo sembra irrigidito dal tempo. Mi costringo ad allungare come se questa fosse la mia medicina per dare tregua alla mia mente su quello che faccio, quando lo faccio, a che ora lo faccio. Allunga, alla lunga, rendi lunga, cresci.

C’è da fare ordine da mettere a posto, pulire, buttare e ricominciare. La
Motosega di sottofondo fa sempre lo stesso rumore. Dentro di me anche.

Ma il vero motivo di tutte queste parole e quello che ci lega è Hangar.
Condividiamo uno spazio che è anche tempo e questo spazio che diventa anche tempo sta per riaprire le sue porte.
Il signor Hangar, entità di questo universo, vi chiama per l’inaugurazione

il 13 ottobre 2023 ore 19.

Iniziamo ballando forrò, con i Pe no chao!
mi piace l’idea del corpo che si muove.
Poi Silent!
Andrebbero messe nelle scuole ore di danza libera, destrutturata, informe. Andrebbero messe nei convegni ore di danza destrutturata, libera informe. Andrebbero messe nelle case ore di danza informi, libere, destrutturate.
Quando è l’ultima volta che hai danzato liber@? Dagli sguardi degli altri?
Dal tuo sguardo interiore?

Se sei come me e hai voglia di danzare libera e creare spazio e tempo ti invito ad un progetto, ‘Nemawashi experience’ ( sto aspettando il nome) che inizierà a gennaio. 5 incontri.
Qualcosa di prezioso e unico. Unisce Musicoterapia, danza e pittura. Attraverso gli elementi, la terra, il caffè, il canto che esce libero, la femminilità.
Stay tuned. Costì info e marketing a breve.
Lo guideranno due donne, streghe, profonde, belle, misteriose. Virginia Puccianti, Verdiana Dolce.
E prima dell’experience ci sarà il live 29 ottobre domenica ore 19 così per percepire chi sono, cosa fanno, come lo fanno e cosa faranno di noi.
Venite guardatele, annusate l’odore dell’esperienza. Chiedete.

Hangar aprirà dal giovedì alla domenica dalle 19 .

Il mercoledì sarà dedicato a Holi Hangar
Corsi, tarocchi, meditazioni.


Qui finisce #0 niuslatter di hangar una metà tra un notiziario e un divagamento interiore.
Tra il serio e il faceto!
Qui finisce #0 e vi lascio
In attesa di #1 con una domanda profonda
Il tempo.
Cosa è il tempo?

Vi comunico anche che
La carta del giorno ripartirà sto pensando
A volte si pensa a volte si agisce a volte si fa entrambi
E mentre, voi uomini, pensate all’impero romano noi donne pensiamo a cosa ordinare per cena
Adios da Utòpia il mondo in divenire.

novità musicali: Il mio amico Massimiliano La Rocca ha creato un nuovo album: dáimon preordinalo
Alla prossima latter

Silvia Di Dio
Aka Jndj Jndjana
Ceo di hangar
Scorpione ascendente acquario con luna in pesci e Marte in ariete.