Abbiamo bisogno di un nuovo mondo dove l’umanità torni di casa e ci sia un sorriso per qualcuno che non conosci solo per condividere la vibrazione.
La vibrazione cambia il nostro corpo.
Il nostro umore.
Questa estate a Katmandu, mentre soggiornavo lì, mi capita di andare ad un concerto privato di campane tibetane e flauto andino, molto bello, tutto: la casa ( per essere a Katmandu) il concerto, gli amici con cui l’ ho condiviso.
Ma perché vi dico questo? perché al concerto c’era un uomo, Peter.
Peter è un tedesco di sessant’anni credo e almeno 25 di vita a Katmandu.
Lui, geniale, inventa questo sound planetarium, dove le campane tibetane che vengono suonate sono state precedentemente accoppiate alla vibrazione dei pianeti. Insegna un massaggio sonoro che permette di lavorare sui chakra e sugli organi attraverso la vibrazione delle campane appoggiate sul corpo.
La vibrazione che ci cambia dentro.
Inaspettatamente perché noi ci dimentichiamo di vibrare. Non è nelle nostre corde. Siamo monolitici, duri a morire, orgogliosi, spaventati, irosi e potenti ma
per un nuovo mondo ci vuole un cambiamento radicale in ognuno di noi. Non solo fuori nelle buone prassi, ma anche nell’essere.
Lemuria sembra sia affondata quando la sua popolazione ha cominciato a perdere il senso. Perdendosi nella lussuria e nel potere.
Perdersi a volte è necessario a volte rovinoso.
Come se tutte le cose dovessimo imparare a farle senza esagerare.
Perdersi per ritrovarsi coinvolge un lavoro personale mentre perdersi senza ritrovarsi e addirittura affondare è di solito rovinoso e abbastanza inutile per il viaggio delle eroe che ognuno di noi intraprende nella vita.
Il mondo cambia
Eppure la luce sembra uguale e noi anche. Ma se strizzi gli occhi vedi qualcosa senza forma.
È lì
Guarda li
Nella non forma
C’è la direzione
Sipario
Qui la parlata: