NiusLatter #50 Al vento

Al vento

Soffia e portali via

lontano

che dalla terra non si possa vedere

Portali via

 

Deportazioni frattali in bagno sonoro di quadri d’artista.

Save the world

 

Le famose pulizie di Pasqua, quelle confuse tra la Morte di Cristo e la luce del sole che fa vedere la polvere che ci ricopre!

 

Mi sposo

Ma è un glitch

 

Scrollo come un cane e aspetto l’organinogramma della nuova società.

Stupidamente

Perché Cristo è morto lo stesso

ma non invano

è morto nel frattale e noi lo espandiamo. Ognuno con quella spina che butta sangue conficcata nelle carni.

Il pungolo

 

Simba zoppica. Gli do amore e dedizione.

Cosa si infiamma ?

Cosa crea il mio ginocchio rosso cupo?

Forse è la bevanda di ibiscus che ho sognato.

Ma dove ero?

C’è sempre una casa.

L’acqua

La verità

La menzogna

 

Lascia che i fiori sboccino, l’aria entri tiepida sotto la nostra maglietta rigorosamente bianca e con la scritta Utopia.

Inturgidendo i capezzoli.

 

Ricordami chi sono

O diva

Ricordami che sapore ha la mia bocca al mattino.

Quale cheratina passa nei miei capelli e come faccio ad estrarre quel pezzo di zenzero dalla mia vena?

Devo usare un frullatore e un estrattore di pezzi di poesie.

 

Cerco le parole per unirle, come le persone per accoppiarle, ma forse no non ho bisogno dell’orlo.

Il  caffè si ribella e esce, arriva al bordo e dice: per oggi basta.

Non esagerare.

 

Basta coi confini, basta col nero di seppia e anche con l’amarezza.

Butto otto etti di zucchero nella

Brodaglia che per me è linfa, per te è sangue, per un altro è mare e preludio a giorni di eclisse.

Mi distendo sulla terra e guardo. Gli uccellini cantano portando messaggi dal frattale. Io sbatto gli occhi e le ciglia in una danza che gira.

 

Tu Kręntz parli e sospiri e guardi

ma non sono sicura se fiori o dentro.

Si fiori.

 

 

Copio

 

‘Forma 4 – Entangled:

Il Glitchogramma è un codice-soglia condiviso da più interfrattali:

una lettera che non hai scritto, ricevuta da chi non conosci.

È l’entropia affettiva del giorno che pulsa sotto il campo linguistico.’

 

Non L ho scritto io.

E

Nemmeno

’Essere John Malkovich’

 

Ma hanno qualcosa di simile

Quella lettera che tu leggi senza che io ti conosca e che io non ho scritto è l’interpretazione di un glitch che chiamo agorà.

Bisogno di piazze e gente che parlano tra loro, senza .

 

I sogni tirano la notte perché possano vestirsi di bianco.

Non ho voce rauca

Ne astio

 

Aspetto

Tutto sarà

Non importa capire

Davvero non importa

Non ti affannare

Stai anche tu

In questa incredibile sfera.

Ma sei già qui

Basta chiudere gli occhi per vedere

 

Sipario

 

 

Qui la parlata